La testimonianza di Lorenzo Sciarretta

Caro William,

Domani mattina sarei dovuto andare alle poste per inviarti questa breve lettera che avevo scritto tornando a Roma a novembre.

Ho appena poggiato la Nutella che mi hai dato sul comodino. Ho deciso di tenerla li, per aprirla con te il 26 Giugno (… sperando che non cambino le date!).

Stamattina quando sono arrivato ho avuto freddo, almeno per me che vengo da Roma dove sembra essere primavera. La cosa strana è che da quando ti ho salutato freddo non ne ho avuto più.

Ho incontrato il William di sempre, l’uomo forte e dolce che ti da forza e calore. Ho incontrato il William di sempre, colui che ti ha visto e fatto crescere sfidandoti con nuovi progetti, che ci hai dato anche questa volta. Ho dato una stretta di mano al William, che te la da forte e ti dice “fai il bravo”. Ho visto il William che corre con il pensiero, riposandosi per farlo presto anche con le gambe.

L’unica cosa nuova è che finalmente ho una foto con te.

Ti voglio bene,

Rossellini (come ti piaceva soprannominarmi)

Sono sicuro che tutti noi COLOR faremo di tutto per stappare la “Nutella”, insieme, anche questa Estate.

***

William,

ci siamo conosciuti poche ore dopo il mio esame di terza media. 6 anni che hanno lasciato un segno indelebile dentro di me, dentro alle migliaia di ragazze e ragazzi che hai – alla fine dei conti – cresciuto. Ti portiamo con noi non solo nel cuore o nei pensieri, ma nella vita di tutti i giorni. Ci hai insegnato a inseguire i nostri sogni e a concretizzare i nostri progetti con determinazione, con umiltà, con passione e con tanto studio, studio, studio. Proprio come dicevi tu. Anzi come facevi tu.

È inutile che ti nascondo che ci sei mancato. A tanti, tanto.

Avevi e hai fatto qualcosa di straordinario di cui ancora oggi, dopo 7 anni, ho difficoltà a trovarne una definizione completa e precisa.

Diciamo, che avevi deciso di non dare le pacche sulle spalle ai giovani – come in Italia fanno quasi tutti – ma hai dato a tutti i giovani l’opportunità di mettersi in gioco in prima persona di rischiare, di sbagliare, di vincere.

Color Your Life era una di quelle belle storie italiane sconosciute a tanti, ma per tanti altri molto importanti.

Leggere le lettere dei tanti che ti hanno scritto in questo anno è la rappresentazione che oltre ad aver avuto successo nel lancio sul mercato dei prodotti Ferrero, hai avuto successo anche nel diventare il faro di tanti ragazzi.

Mi ricordo ancora le ultime ore in macchina con te. Cosa hai detto a me e a Martina. Cose ovvie per tutti coloro che hanno avuto l’onore di conoscerti, eccetto per qualcuno che anzi doveva conoscerti meglio di noi, purtroppo.

In questi 365 giorni abbiamo spinto chi era nelle condizioni di riaccendere la fiamma di CYL a farlo. Ad oggi rimane solo la speranza accompagnata da delusione. Forse tu, oggi, avresti voluto vedere i nuovi bandi aperti. E invece rimangono “congelati”.

Li avremmo voluti vedere in tanti ed in tanti abbiamo spinto chi era nelle condizioni di farlo. A qualcuno è andata contro la burocrazia, ad altri è mancata la passione. Proprio quella che avevi tu.

Però te lo abbiamo promesso. Prima o poi ce la faremo.

E credo, che comunque vada, in ogni cosa che ognuno di noi farà proverà a portare a termine la tua missione: aiutare i giovani, stanare i talenti nascosti, ridare agli altri quanti ricevuto dalla vita. E in ogni opportunità che ci verrà data proveremo a riaccendere CYL.

Forse il 2018 porterà con se buone notizie. Il sogno rimane insieme alla speranza: rivedere Color Your Life in vita